Il linguaggio del cucciolo
L’uomo si relaziona 24 ore su 24 con altri essere umani ed è spontaneamente portato ad interagire anche con il cane allo stesso modo, utilizzando spesso un “linguaggio umano” alterando la comunicazione (uomo e cane utilizzano due linguaggi completamente diversi).
L’errore più frequente è quello di relazionarsi con il cane come se questo fosse un bambino, tanto più se il cane è un cucciolo, ma il cucciolo non è un bambino! Il linguaggio del cane è uguale a quello di un bambino fino agli 8 mesi di vita, apprende solo per associazione per tutta la vita.
Spesso alcuni problemi comportamentali di un cucciolo possono essere il riflesso di un approccio sbagliato da parte del padrone causato da una sbagliata comunicazione paraverbale (tono e ritmo della voce) e metaverbale (mimica, cinetica e postura del corpo).
E’ importante educare bene il cucciolo dai 3 agli 8 mesi, dai primi passi attraverso percorsi di educazione e relazione onde evitare vizi, traumi e cattive abitudini e, nel caso di evidenti problemi comportamentali, è consigliato un percorso ri-educativo sotto il controllo di personale specializzato.
Fate attenzione a quello che ascoltate da trasmissioni, da amici e quello che leggete su Internet ma fatevi consigliare solo da personale specializzato nel campo educativo cinofilo perché niente e nessuno di può standardizzare, soprattutto un cane.
Il comportamento di un cane può essere influenzato da tantissimi fattori: ambiente, razza e sesso, età, comportamento del proprietario, presenza e sesso di altri animali in famiglia.
Ricordatevi che ogni caso è una situazione a se! Ad esempio un cucciolo di labrador maschio non si comporterà come un altro cucciolo dello stesso sesso, quindi non generalizzare mai e non pensare che lo stesso sesso e razza porti ad un comportamento identico anche in un altro cucciolo … sarebbe il primo grande errore (ogni cane è un essere vivente unico).