Distruzione di oggetti? Come abituarlo per gradi
Mi ricollego ad un articolo scritto qualche tempo fa che spiegava i motivi per cui un labrador può distruggere oggetti in casa quando non ci siamo spesso individuabile in noia o più raramente come ansia da separazione.
Oltre a mordere mobili e oggetti, il nostro cucciolo potrebbe iniziare a ululare e abbaiare ripetutamente: questo è un altro sintomo frequente di fobia da solitudine.
Ricordiamoci sempre che “il mordere” è un’azione del tutto normale: fin da cuccioli i cani sono stimolati a livello sensoriale attraverso la bocca, quindi per loro masticare è l’unica cosa da fare e se da questa azine ricava un’immediato piacere sarà portato a ripetere il gesto ogni volta che qualcosa lo disturba o non lo soddisfa.
Qual è dunque la ricetta per evitare la distruzione di oggetti quando il cane si trova in casa da solo?
Prevenire è meglio che curare!
Nel caso della distruttività, due saranno gli aspetti da dover considerare: il cane ha bisogno di mordere e noi dovremo “appagare” questa sua esigenza.
Durante il primo mese, per una corretta crescita psicologica, il cucciolo non dovrebbe mai restare da solo più di 4-5 ore e dovrà essere abituato per gradi a queste attese (distacco progressivo).
Se parliamo di un cucciolo appena arrivato a casa, questo dovrà essere messo nelle migliori condizioni di non distruggere le nostre cose e alla sua salute.
Perché questo non avvenga, la soluzione migliore (temporanea) è quella di utilizzare un “recinto box“, una sorta di struttura in metallo dalla grandezza modulabile in base alle esigenze di spazio.
All’interno oltre alla “cuccia” e alle “traversine” per le evacuazioni non effettuabili al di fuori, potremo collocare alcuni giochi di gomma per “pet”, ideali per masticare a piacimento senza subire alcun danno (“kong”, “kong extreme”, “osso kong”).
Esistono inoltre ossa “naturali” per cuccioli che evitano il pericolo di schegge, nonché reazioni di rigurgito dovute all’eccessiva masticazione. Una volta masticati a dovere diventano inutilizzabili e quindi ignorati dal cucciolo.
Non sempre è ansia da separazione
La causa della distruttività in casa, in assenza dei proprietari viene spesso individuata nella cosiddetta “ansia da separazione“. In verità, questa sintomatologia è assai rara.
In particolare, l’ansia da separazione, chiamata anche “iper attaccamento”, si esprime attraverso comportamenti esibiti dal cane in presenza del proprietario e non quando è assente.
Il nostro cane, per esempio, si dimostra incapace di rimanere in un luogo della casa mentre il proprietario è in un’altra stanza sentendo la necessità di seguirlo ovunque.
Inoltre, al momento dell’uscita di casa, il cane esprime lo stato di disagio aumentando la deambulazione, saltando addosso e tentando di impedire al familiare di uscire.
In aggiunta, l’iper attaccamento dovrebbe essere rivolto a un solo componente della famiglia, mentre il cane continua a manifestare i sintomi indicati anche se lasciato in compagnia degli altri membri.
Al di fuori di questi casi, la distruttività è correlata ai “disturbi del distacco”, dovuti al non abituarsi, alla noia e alla paura della solitudine.
La soluzione: abituarlo per gradi
Qual è dunque la ricetta per evitare la distruzione di oggetti quando il cucciolo si trova in casa da solo? Essenzialmente gli “ingredienti” sono tre: appagamento psico-fisico, contenimento e distacco progressivo.
Il primo richiede di garantire uscite frequenti e ricche di esperienze. Che si tratti di un’attività olfattiva, dello svolgimento di esercizi di obbedienza o del compimento di sport cinofili, l’importante è permettere al cane di “essere cane”, mettendolo così nelle migliori condizioni di gratificarsi.
Quando questo si verifica, all’interno dell’organismo aumenta la produzione di sostanze benefiche come le endorfine, la dopamina e la serotonina.
Tutto ciò renderà il nostro amico, successivamente alimentato a dovere, incline a rilassarsi spontaneamente diventando più disponibile a osservarci quando usiamo di casa.
Nelle prime esperienze di permanenza in casa, sarà altrettanto importante circoscrivere il luogo in cui il cane si verrà a trovare.
Se il cane è adulto, non potendo essere collocato in un trasportino per diverse ore, ed essendo il “recinto box” destinato ai soli cuccioli, sarà opportuno individuare una zona della casa alquanto ristretta e povera di stimoli.
Ciò permetterà al cane di rilassarsi più velocemente, essendo oggi molti gli studi che dimostrano un diretto collegamento tra spazi ristretti e tranquillità.
Partendo dal presupposto che ogni novità è sempre sinonimo di disorientamento e iniziale resistenza, fondamentale diventerà poi abituare il cane a rimanere da solo per “gradi” progressivi: inizialmente pochi secondi, per poi passare ai minuti da aumentare di giorno in giorno.
Numerose ricerche hanno evidenziato come i danni da distruttività si verificano di media entro la prima mezz’ora dall’avvenuto distacco, escludendo piuttosto interventi masticatori nei periodi successivi.
Un’ultima avvertenza riguarda le modalità di uscita e di entrata: il miglior modo per far apparire le uscite e i rientri del tutto normali sarà ignorare il cane al momento del distacco, salutandolo senza enfasi al rientro.
Come dire: “tutto normale, non ti agitare“!