La crescita del cucciolo 3-6 mesi
Per dare al cucciolo delle abitudini alimentari corrette con cibo sano, evitando crocchette industriali estruse e alimenti molto lavorati, che serviranno anche quando sarà adulto, bisognerebbe iniziare ad insegnarli le gerarchie della famiglia.
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Ti consigliamo quindi di abituarlo fin da subito a mangiare dopo di te, sempre nella stessa ciotola, sempre nello stesso posto (possibilmente lontano dal luogo in cui dorme) e ad orari fissi.
Dopo i 6 mesi di vita, un corretto ritmo di alimentazione dovrebbe essere di 2 pasti al giorno.
Tra il 3 e il 5 mese di vita, il cucciolo possiede ancora parte della protezione anticorpale derivata dal colostro materno e contemporaneamente inizia a maturare il suo sistema immunitario.
In questa fase persiste il rischio di infezioni e una giusta alimentazione serve a fornire i nutrienti necessari (vitamine E, C, luteina, taurina) per rafforzare le risposte immunitarie cucciolo.
Anche il tuo cucciolo, come tutti i Labrador Retriever adulti ha un pelo fitto e particolarmente isolante nei confronti dell’acqua che scivola sul mantello grazie al sebo prodotto dal cane.
Ti ricordiamo però che non è consigliato lavare il cucciolo prima dei 6 mesi di vita, onde evitare la perdita del sebo.
Verso il 5 mese di vita si può iniziare l’addestramento. In questo periodo infatti il cucciolo è molto ricettivo ed è già in grado di apprendere i primi comandi.
Ricordati che il cucciolo elabora anche la tua comunicazione non verbale e paraverbale per intuire il senso del messaggio. E’ quindi importante fare molta attenzione alla coerenza dei messaggi che gli vengono inviati.
Il Labrador Retriever come molte altre razze di taglia grande può essere già da cucciolo predisposto alla displasia dell’anca e del gomito che non sono malattie genetiche, come molti credono, bensì congenite e non visibili se non prima dei 5 mesi alla radiografia.
Se i sintomi possono essere visibili attorno al 5° mese, quella del gomito inizia a manifestarsi in prossimità del compimento dell’anno di età.
E’ quindi consigliabile prevedere una serie di verifiche preventive (tuttavia non sempre attentibili, ma possono fornire un quadro sulla situazione articolare) con alcuni mesi di anticipo per poi eseguire il controllo ufficiale dopo l’anno.