Mastocitoma cutaneo nel cane (MCT): cause, sintomi e cure
In questo articolo parliamo del mastocitoma nel cane, un tumore sottocutaneo che ha origine dai mastociti e sono i tumori a cellule rotonde più comuni nel cane (rappresentano il 20-25% di tutti i tumori della pelle nei cani).
In genere i mastocitomi sono tendenzialmente tumori benigni ma esistono anche rare forme anaplastiche con carattere metastatico (tumore maligno).
I tumori a cellule rotonde possono essere il mastocitoma, istiocitoma, plasmocitoma, tumore venereo trasmissibile (TVT) e linfoma cutaneo.
Il mastocinoma non è da confondersi con l’istiocitoma che è un tumore benino: un mastocita è un globulo bianco che si trova in molti tessuti del corpo, cellule che svolgono un ruolo nella risposta allergica.
Quando vengono esposti ad allergeni (sostanze che stimolano le allergie), i mastociti rilasciano sostanze chimiche e composti, un processo chiamato degranulazione; e uno di questi composti è l’istamina.
L’istamina è più comunemente nota come causa del prurito, starnuti, occhi e naso che colano, in pratica i sintomi comuni delle allergie.
Tuttavia quando l’istamina (e gli altri composti) vengono rilasciati in quantità eccessive (con degranulazione di massa), possono causare effetti su tutto il corpo, inclusa l’anafilassi, una reazione allergica grave e pericolosa per il cane.
Il mastocitoma nel cane (MCT) è la neoplasia del mastocita, ovvero una delle cellule coinvolte nei processi flogistici.
I mastocitomi formano più comunemente noduli o masse nella pelle, possono anche interessare altre aree del corpo, tra cui milza, fegato, intestino e midollo osseo, ma i più comuni si formano sulla cute e la maggior parte dei cani con MCT (60-70%) sviluppa un un tumore di natura benigna.
Quali sono le cause del mastocitoma?
Non è stata ancora individuata la causa principale per cui un particolare soggetto può sviluppare un mastocitoma.
Pochissimi tumori hanno un’unica causa nota e la maggior parte è causata da un complesso mix di fattori, alcuni ambientali e alcuni genetici o ereditari.
Esistono diverse mutazioni genetiche che sono note per essere coinvolte nello sviluppo del mastocitoma nel cane.
Una mutazione nota è quella della proteina chiamata KIT o CD117 che è coinvolta nella replicazione e nella divisione delle cellule.
Qualsiasi razza di cane può sviluppare un mastocitoma, ma alcune razze sono più suscettibili e particolarmente comuni nei Boxer, Bull Terrier, Boston Terrier e Labrador Retriever.
Segni clinici del mastocitoma
I mastocitomi cutanei nel cane possono verificarsi in qualsiasi parte del corpo e variano nell’aspetto: possono essere un nodulo in rilievo o una protuberanza sulla pelle o appena sotto la pelle e possono essere arrossati, ulcerati o gonfi.
Mentre alcuni mastocitomi possono essere presenti per molti mesi senza crescere molto, altri possono apparire improvvisamente e crescere molto rapidamente dopo mesi senza cambiamenti.
Possono sembrare fluttuare nelle dimensioni, diventando più grandi o più piccoli anche su base giornaliera.
Questo può verificarsi spontaneamente o con stress, che provoca degranulazione e successivo rigonfiamento del tessuto circostante.
Quando si verifica la degranulazione dei mastociti, alcune sostanze chimiche e composti possono entrare nel flusso sanguigno e causare problemi altrove.
Le ulcere possono formarsi nello stomaco o nell’intestino e causare vomito, perdita di appetito, letargia e melena (feci nere e catramose associate a sanguinamento).
Raramente queste sostanze chimiche possono causare anafilassi, una reazione allergica grave e pericolosa per la vita del cane.
Sebbene molto rari, alcuni mastocitomi della pelle possono diffondersi agli organi interni, causando ingrossamento dei linfonodi, della milza e del fegato, a volte con accumulo di liquidi (versamento peritoneale) nell’addome, facendo apparire la pancia arrotondata o gonfia.
Come viene diagnosticato il mastocitoma?
Questo tumore viene in genere diagnosticato tramite biopsia attraverso l’aspirazione con ago sottile (FNA, Fine Needle Aspiration).
L’agoaspirato permette il prelievo di un campione di cellule dal tumore e il loro posizionamento su un vetrino da microscopio, che sarà poi esaminato dal veterinario.
I mastocitomi possono assomigliare a qualcosa di semplice come una puntura di insetto, una verruca o una reazione allergica e ad altri tipi di tumori della pelle meno gravi (istiocitomi): pertanto, qualsiasi anomalia della pelle, andrebbe valutata da un veterinario.
La biopsia fornisce informazioni sulla composizione genetica e sulle anomalie del tumore e fornisce informazioni preziose che il veterinario utilizzerà per determinare la prognosi (il probabile decorso della malattia) per il tuo cane.
Come progredisce il mastocitoma?
Il comportamento di questo tumore è complesso e dipende da molti fattori. In genere, quando le cellule tumorali vengono esaminate al microscopio, il veterinario può valutare l’aggressività del tumore in base a diversi criteri.
Il mastocitoma nel cane viene classificato da grado I a grado III, con il grado I meno aggressivo. I tumori di grado superiore hanno una maggiore tendenza a diventare metastasi, ovvero che possono diffondersi in altre parti del corpo.
Tipicamente, la prognosi è meno favorevole se:
- il cane è una delle razze predisposte geneticamente:
- il mastocitoma si trova in una giunzione dove la pelle incontra le membrane mucose (esempio le gengive);
- osservato al microscopio, il numero di cellule che si replicano attivamente è elevato.
Quali sono le cure per il mastocitoma?
Nonostante le molte variabili e prognosi, gli MCT sono in realtà uno dei tipi di tumore più curabili.
I tumori di grado III possono essere più difficili da trattare, ma i tumori di grado I sono relativamente semplici da curare.
In caso di qualsiasi diagnosi di mastocitoma, di solito si cerca la diffusione del tumore ad altre aree del corpo (metastasi) per scegliere poi la cura migliore.
Nei tumori di grado inferiore senza evidenza di diffusione, l’asportazione chirurgica è probabilmente l’opzione migliore.
La sola chirurgia per i tumori di grado inferiore fornisce il miglior controllo a lungo termine e in genere non è necessaria la chemioterapia.
Tuttavia, nei tumori di grado superiore, anche senza evidenza di diffusione, è spesso raccomandata una combinazione di chirurgia e chemioterapia.
La radioterapia è un’altra opzione se la massa non si trova in una posizione adatta per la rimozione chirurgica o se la rimozione chirurgica è incompleta (con cellule cancerose lasciate indietro).
Dato che ora sappiamo che esiste una base genetica alla base del mastocitoma, i farmaci sono stati progettati per colpire specificamente le proteine associate allo sviluppo del tumore.
Nei pazienti con MCT non chirurgico o MCT ricorrente che non hanno risposto ad altre chemioterapie, la terapia mirata farmacologica diventa un’opzione molto più interessante.
Come gestire il cane con mastocitoma
Data la reattività dell’MCT, con la degranulazione facilmente innescata dalla pressione, dovresti evitare di palpare (sentire) o manipolare il tumore.
Inoltre, il cane non dovrebbe essere leccare o graffiare la zona interessata, poiché ciò potrebbe anche innescare la degranulazione.
La degranulazione può portare a ulteriore prurito, gonfiore e disagio o addirittura sanguinamento, e in queste condizioni, l’utilizzo di un collare elisabettiano è una buona soluzione.