Come proteggere le articolazioni del cucciolo
In questo articolo parliamo della crescita ossea nel cucciolo per capire come evitare che il nostro piccolo possa andare incontro a lesioni o situazioni degenerative in termini di stress articolare sulle cartilagini.
Come scritto in questo articolo (10 cose da fare e non fare quando arriva il cucciolo), è chiaro che l’arrivo di un cucciolo a casa è senza dubbio un evento caratterizzato da un entusiasmo incredibile da parte della famiglia che si prepara ad accoglierlo, ma molto spesso tale entusiasmo, insieme a una certa dose d’inesperienza, può causare importanti problemi al nostro piccolo amico.
Un esemplare in giovane età, nella maggior parte dei casi si caratterizzerà per un temperamento decisamente vivace: aspetto che potrebbe spingerci a ricercare per lui delle modalità di gioco che potrebbero rivelarsi non adeguate al suo grado di sviluppo osseo o, addirittura, capaci di comprometterne la crescita creando patologie articolari.
Quando ci si rivolge a una persona non esperta, chiedendogli quale sia il modo migliore per impiegare il tempo del nostro amico peloso di appena tre mesi e quali siano le attività ludiche più adatte alla sua tenera età, in grado di soddisfarne la sfrenata vivacità, non bisogna sorprendersi se la risposta ricevuta potrebbe risultare deludente.
Molti proprietari, infatti, non hanno una ben chiara consapevolezza di trovarsi dinanzi a un cucciolo che, non solo non è ancora pienamente inserito nel contesto in cui da poco ha iniziato a vivere, ma è anche caratterizzato da uno sviluppo scheletrico incompleto, aspetto che non è da sottovalutare e che richiede il rispetto di tempistiche adeguate.
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L’arrivo di un cucciolo a casa: una fase delicata
Quando un cucciolo arriva in una nuova casa, inevitabilmente andrà incontro a una fase di necessario adattamento, in cui dovrà familiarizzare con il nuovo ambiente dove vivrà e con gli abitanti, umani o a quattro zampe, che già risiedono nell’abitazione.
Questa fase è senza dubbio molto delicata e può arrecare un grado variabile di stress al nostro giovane amico, soprattutto nei primi trenta giorni d’inserimento.
Tale tempo, dunque, va inevitabilmente impiegato per gettare le fondamenta per una serena convivenza futura e per far sì che si instauri tra il cucciolo e il padrone un solido vincolo, sulla base del quale ognuno potrà reciprocamente fidarsi dell’altro.
Soltanto una volta che questo primo step sarà superato, si potrà iniziare a giocare insieme e ci si potrà chiedere quale sia il modo migliore per addestrare il nostro cucciolo anche a riportarci una piccola palla, ad esempio, ma tale discorso all’inizio è decisamente fuori luogo, in quanto prematuro.
Il cane non può essere considerato dal proprietario come un modo per svagarsi, per divertirsi a lanciargli cose o per sentirsi rispettato. Non deve farsi largo in noi l’errata convinzione che nutrire un animale, portarlo a fare i bisogni e prendersi cura di lui basti ad ottenere il suo rispetto, la sua totale obbedienza ed il suo cieco affetto.
Così non è in quanto, se si prendono sotto gamba i primi fondamentali momenti di convivenza, limitandosi a curarsi solo del cibo e del gioco senza criterio alcuno, mai e poi mai si potrà aspirare alla creazione di un legame fidato, fondato in primo luogo sul rispetto reciproco.
Alla base di tale rispetto non può non esserci il calarsi nei panni del cucciolo appena arrivato, momento decisivo per capire come il cane si rapporta all’ambiente esterno, e il prendere consapevolezza che siamo al cospetto di un essere sociale che sta crescendo a vista d’occhio, giorno dopo giorno.
Il suo sviluppo muscolo-scheletrico e soprattutto articolare non va inficiato o alterato in alcun modo nei primi mesi e, solo quando sarà a buon punto, si potrà cominciare a fare valutazioni su come impiegare il tempo libero del cucciolo, destinandolo in certi frangenti anche a sessioni ludiche e ricreative dalla vivacità più spiccata.
Fino a quel momento tutte le nostre energie andranno impiegate per educare il nostro piccolo amico a quattro zampe sotto tutti gli aspetti, dalla corretta alimentazione naturale, d’importanza essenziale per la sua salute, che deve risultare il più completa ed equilibrata possibile, al giusto movimento, che è indispensabile per assicurargli un adeguato sviluppo osteoarticolare e muscolare e per prevenire così tutta una serie di affezioni, che potrebbero seriamente comprometterne il benessere psicofisico futuro.
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Come si sviluppano le ossa nel cucciolo
Il processo attraverso il quale va progressivamente a svilupparsi e ad accrescersi il sistema scheletrico del nostro cane prende il nome di ossificazione encondrale.
Questo fenomeno, che interessa principalmente le ossa lunghe degli arti, le quali vanno incontro a una crescita progressiva in senso longitudinale, è caratterizzato dall’apposizione di tessuto osseo, partendo da un precedente modello fatto di cartilagine ialina, e avviene a partire da un’area ben definita, detta metafisi, che si trova tra le epifisi, ossia le parti distali di ciascun osso lungo, e la diafisi, che sarebbe la parte allungata centrale dell’osso.
In corrispondenza di ciascuna metafisi viene a trovarsi la fisi, una struttura cartilaginea d’importanza fondamentale per l’accrescimento, dove vi è la cosiddetta placca o piastra di crescita epifisaria.
Ciascuna placca di crescita in tenera età non presenta certamente la solidità tipica del tessuto osseo, in quanto è costituita da un tessuto cartilagineo specializzato, in cui le cellule, nei diversi stadi di maturazione, si dispongono a formare delle aree ben definite:
- l’area di riserva o zona germinale, in cui le cellule sono a riposo
- l’area proliferativa, in cui vanno a proliferare
- quella di maturazione
- quella ipertrofica e calcificata
- l’area di degenerazione cartilaginea
- l’area in cui avviene l’osteogenesi
Al termine di questo processo, che dura per tutta l’età puberale, le cellule smetteranno di proliferare e dividersi e il tessuto cartilagineo delle fisi, del tutto rimpiazzato da osso neoformato, andrà ad apparire sempre più sottile e costituirà, infine, le cosiddette linee epifisarie.
Tuttavia, fintanto che l’ossificazione non giungerà al termine e non si realizzerà la chiusura completa delle cartilagini di accrescimento, ossia indicativamente fino al 18°/24° mese di vita, tali strutture risulteranno caratterizzate da una vulnerabilità non trascurabile e potranno essere potenzialmente sede di lesioni ossee, in grado di causare delle deformità anche molto marcate nello scheletro del cucciolo in accrescimento.
L’apparato locomotore del nostro amico a quattro zampe beneficia della cooperazione e coordinazione esistente tra componente ossea, muscolare e articolare, senza sottovalutare l’importanza delle strutture tendinee e legamentose.
Il ruolo cruciale dello scheletro osseo è di certo noto, ma la componente molle, data dalle restanti strutture, senza dubbio ha una funzione non sottovalutabile, in particolare nelle prime fasi del processo di accrescimento.
È in tale delicato periodo della vita che un movimento errato o una lesione traumatica, di qualunque natura essa sia, non potranno beneficiare di una compagine ossea ben salda e matura, ma andranno a incidere sullo sviluppo della piastra di crescita, che potrebbe subire dei danni.
Ciò accade per il fatto che nei cuccioli la componente molle prende il sopravvento sulla immatura struttura ossea, potendo arrivare ad alterare la maturazione delle fisi, rispetto a quanto accade negli esemplari adulti, in cui, a fronte di un’impalcatura ossea ben definita, è molto più probabile che si verifichino dei danni a carico della muscolatura o delle strutture legamentose o tendinee, generalmente rappresentati da lacerazioni o distorsioni.
Queste ultime lesioni hanno un tasso di guarigione senza sequele molto alto, a differenza di una lesione che va a colpire un cucciolo in fase di crescita in corrispondenza di aree così delicate come le cartilagini di accrescimento, la cui “restitutio ad integrum”, ossia guarigione completa e senza conseguenze o deformità di alcun tipo, potrebbe non avvenire nel modo giusto o nei tempi necessari.
Una guarigione incompleta o in ritardo inevitabilmente causerebbe al nostro piccolo amico dei danni permanenti, come deformità a carico delle ossa, delle articolazioni e accorciamento degli arti, in grado di alterare la corretta postura e di compromettere tutto l’assetto articolare futuro.
Un evento frutto di traumatismi tranquillamente evitabili con un minimo di accortezza, che potrebbe apparire trascurabile a un occhio inesperto, dunque, sarebbe seriamente in grado di minare il benessere futuro del migliore amico dell’uomo, la cui qualità di vita risulterebbe decisamente inficiata dall’insorgenza di patologie displasiche insidiose e debilitanti, che gli renderebbero difficile lo svolgimento delle normali attività quotidiane, dalla semplice deambulazione al gioco.
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Patologie scheletriche: come ridurre i rischi
Nel Labrador Retriever come in molte altre razze di grande taglia, la displasia dell’anca (HD), la displasia del gomito (ED) e la Osteocondrite dissecante della spalla (OCD) sono patologie scheletriche che ereditano in piccola parte la componente genetica e, sopratutto, non sono malattie congenite, altrimenti si potrebbe tranquillamente vedere già nel primo mese di vita (se le radiografie ufficiali HD-ED vengono permesse solo dopo i 12 mesi un motivo ci sarà).
La loro evoluzione nello sviluppo è di tipo multifattoriale e può coinvolgere la crescita articolare di alcuni soggetti nei primi mesi di vita anche se genitori, nonni e bisnonni sono perfetti e ammessi alla riproduzione ovvero controllati ufficialmente dalle centrali di lettura (FSA o Celemasche).
Questa piccola componente ereditaria è di tipo “poligenico recessiva” e risulta essere un 25%, mentre i fattori ambientali/nutrizionali esterni arrivano al 75%.
Un allevatore etico accoppia soggetti ammessi alla riproduzione con certificazione ufficiale riportata sul pedigree con lettura ufficiale (FSA o Celemasche), e meglio ancora se tutta la genealogia dietro è a basso rischio.
Sì basso perché il rischio ZERO non esiste in natura!
Purtroppo nessun allevatore può dare garanzie su di un cucciolo di pochi mesi nonostante sia figlio di soggetti certificati (A-0), in quanto si tratta appunto di una patologia della crescita multifattoriale.
Non è assolutamente provato scientificamente che genitori di grado A producano cuccioli più sani di genitori di grado C.
Anche l’allevatore più coscienzioso al mondo, che accoppia solo soggetti sani, studiando sia l’aspetto genetico che fenotipico delle linee di sangue dietro può dare garanzie, nemmeno quando lui stesso, magari, si tiene un cucciolo di una sua cucciolata.
L’allevatore non ha la palla di cristallo, purtroppo!
Una patologia si definisce “genetica” solo quando viene trasmessa direttamente per il 100% dai genitori come succede per altre patologie su cui si possono eseguire esami sul campione di DNA dei genitori.
Per la displasia non esiste un test genetico: questo dovrebbe far capire quanto possa essere “solo” genetica!
La parte ambientale che può aumentare i rischi di processi articolari anomali è sicuramente la scorretta gestione del cucciolo da parte del nuovo proprietario (sovrappeso, alimentazione, scale, salti, pavimenti lisci, corse sulla sabbia, attività sportive esagerate), per cui fate la massima attenzione e seguite questi consigli:
- Il cucciolo fino a 5 mesi NON dovrà né saltare su, né saltare giù. Attenzione ai muretti, alle poltrone e ai divani di casa, ai tronchi e ai dislivelli nelle passeggiate nei boschi, ecc. Per farlo salire o scendere dalla macchina, sarà sempre il caso di prenderlo in braccio.
- Il cucciolo fino a 5 mesi NON dovrà assolutamente salire o scendere le scale. Lo si porterà su e giù in braccio e, quando il suo peso sarà tale da rendere la cosa più problematica, lo si farà scendere o salire molto adagio, con l’aiuto del guinzaglio che andrà tenuto corto.
- Il cucciolo fino a 5 mesi NON dovrà correre su pavimenti scivolosi (le mattonelle e i pavimenti in marmo lo sono, soprattutto quando sono bagnate o quando il cucciolo ha le zampe bagnate).
- Il cucciolo fino a 5 mesi NON dovrà correre come un pazzo, soprattutto su terreni in discesa, e quando correrà a velocità normale e su un terreno stabile e sicuro (senza buche), lo dovrà fare in ogni caso per pochissimo tempo.
- Il cucciolo fino a 5 mesi NON dovrà correre nel buio perché potrebbe incontrare buche o traverse che rischia di non vedere in tempo per evitarle.
- Il cucciolo fino a 5 mesi NON dovrà correre sulla sabbia o su dei sassi (letti di fiume, sponde di mare, laghi, etc…), dove il terreno instabile non gli permetterà di posare appiombo le sue arti causando un attrito che logorerà sue articolazioni.
- Il cucciolo fino a 5 mesi NON dovrà mai giocare con cani più grossi di lui che rischiano di urtarlo in malo modo o “montarlo” (segno tipico di dominanza da parte del cane più grande): risparmierete così che le sue anche debbano sopportare il peso di un altro cane più pesante di lui.
- Il cucciolo fino a 5 mesi NON dovrà essere tirato per le zampe o preso in braccio in malo modo.
Per questo motivo è molto importante una continua comunicazione tra allevatore e nuovo proprietario, nell’interesse unico del suo cucciolo.
Alimentazione e integratori per articolazioni sane
Ormai è chiaro che l’alimentazione naturale senza additivi, conservanti, appetizzanti e materie prime di qualità gioca un ruolo primario nella crescita sana di un cucciolo e del suo apparato muscolo-scheletrico.
Tuttavia in caso di necessità esistono integratori che fanno veramente la differenza come il Joint-Vital.
Joint-Vital è un integratore alimentare per cani e gatti con problemi alle articolazioni e al sistema muscolo-scheletrico in generale. Una miscela di polpa di molluschi, alghe, salmone selvaggio, vitamine, erbe e olio di CBD studiata appositamente a sostegno dell’apparato muscolo-scheletrico di cani e gatti.
I benefici si rilevano su cartilagine articolare, legamenti, tendini e dischi intervertebrali, ma sopratutto sul liquido sinoviale che si occupa di nutrire la cartilagine articolare ed elimina i detriti che possono verificarsi a causa dell’uso dell’articolazione.
Funzione di protezione: grazie alla sua viscosità, riduce l’attrito tra le cartilagini, lubrificando il giunto e imbottendolo durante il movimento.
Joint-Vital promuove inoltre la formazione di collagene nelle ossa, nella cartilagine, nella cute e nei vasi sanguigni e protegge le cellule dallo stress ossidativo.
Primi risultati si possono vedere già in 10 giorni!
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