Il Labrador Silver (argento) non è riconosciuto
È solito poter trovare su molti siti internet, non certo da allevatori seri, annunci riguardanti la vendita di “rarissimi” e “costosissimi” Labrador Silver.
Questi cuccioli sono molti richiesti sul mercato e trovarne di disponibili è difficile cosi come il prezzo non è per tutti accessibile, infatti il cucciolo può arrivare a costare cifre da capogiro come 2.500 euro o più.
Il Labrador Retriever è riconosciuto solo nei tre colori: nero, giallo e cocolate
Facciamo chiarezza sul Labrador silver
È importante però fare chiarezza su questo colore del mantello, cercando di smentire le tante falsità che si sono create nel tempo a riguardo di tale colorazione di labrador, con questo articolo, infatti, si farà luce su questa truffa che si sta perpetuando sul web (e in alcuni casi nella realtà).
La colorazione Silver nel Labrador non esiste, questo assunto è supportato da evidenti studi scientifici che hanno analizzato in ogni aspetto il corredo genetico di questa razza che non può mai presentare tale pigmentazione del manto che quindi è del tutto artificiale.
Troverete annunci di Labrador Silver, Labrador Argento, Labrador Grigio, Labrador Charcoal
Per alcuni sedicenti “allevatori”, che in realtà dovrebbero essere definiti “cagnari”, il colore “silver, argento, grigio” del Labrador Retriever deriverebbe da una “diluizione” della variante ben conosciuta e, soprattutto, riconosciuta ossia quella del labrador chocolate.
Per tali “allevatori” esisterebbe un gene che porterebbe, in alcuni cuccioli, a una diluizione del normale colore chocolate in uno più chiaro ovverosia il famoso Silver/Grigio.
Questi cuccioli nascerebbero dall’accoppiamento di due Labrador Retriever dal mantello chocolate un po’ sbiadito, questo manto dal color poco acceso porterebbe alla possibilità di ottenere dalla cucciolata qualche rarissimo e costosissimo Labrador Silver.
Tutta questa tesi è un’enorme bugia volta a truffare i compratori poco avveduti che si lasciano circuire da questi disonesti “allevatori” attratti semplicemente da questa colorazione cosi particolare e rara.
È necessario quindi fare un po’ di chiarezza su questa “variante Silver” nei Labrador che in realtà è il frutto di un mero incrocio tra un Labrador e un Weimaraner.
Ogni Kennel Clubs mondiale asserisce che il Labrador Silver non è una razza pura, i fan di questa colorazione sono stati semplicemente circuiti dalle tante bugie scritte sul web o da quelle sentite da tali disonesti “allevatori” i quali, pur di ottenere un profitto, inventano l’esistenza di questa tipologia di Labrador facendola passare per rarissima e quindi costosissima.
Perché non acquistare un labrador silver?
Sicuramente ogni persona ha la libertà di comprare con il proprio denaro ciò che più gli aggrada, ma è utile fare chiarezza sui problemi alla salute legati a questa colorazione e di come non c’è alcuna “purezza genetica” in questi cuccioli.
Il primo mito da sfatare riguarda quello del pedigree ENCI-FCI
In Italia l’unico ente autorizzato a rilasciare il pedigree è l’ENCI che detiene il libro genealogico, così come per ogni nazione (vedi Kennel esteri), l’ENCI è riconosciuto dalla F.C.I. (Federazione Cinologica Internazionale).
Nessun Ente Cinofilo autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, ENCI incluso, potrà mai rilasciare un pedigree che riporti la dicitura “Labrador Silver” alla voce mantello, e ciò è dovuto al fatto che tale colorazione non è riconosciuta come naturale per lo Standard di Razza, qualsiasi pedigree che riporta tale dato è falso e può essere tranquillamente gettato.
L’American Kennel Club, tempo addietro, ha rilasciato alcuni pedigree che riportavano tale colorazione Silver, probabilmente ciò fu dovuto al fatto di aver riconosciuto questi cuccioli come dei Labrador Chocolate aventi una colorazione un po’ più sbiadita rispetto ai normali standard, rettificando poi, in un secondo momento, tale svista.
Da quando è stata tracciata la mappa genetica canina, che a oggi è al 99% per ogni singola razza conosciuta, per i Labrador Retriever non vi è, nel proprio corredo genetico, alcun gene del colore diluito “dd”.
Questo gene è realmente esistente ma solo in una razza canina ovvero nel Weimaraner.
Labrador silver e genetica
Il locus D è il gene principale associato al pigmento diluito, il che si traduce in mantelli che altrimenti sarebbero neri o marroni, mostrando invece il grigio o il blu, nel caso del nero e il marrone chiaro nel caso del marrone.
Recentemente è stato dimostrato che la mutazione MLPH che codifica una proteina chiamata melanofilina è il responsabile dell’effetto diluito, ma non tutte le mutazioni che causano la diluizione sono state ancora identificate.
Lo standard per i Labrador prevede solo tre colorazioni come: nero, giallo (dal crema chiaro al rosso volpe) e cioccolato (fegato).
La sfumatura nella pigmentazione cioccolato non è prevista a differenza di quanto accade nella colorazione gialla dove si possono avere mantelli dal colore fox red al colore crema chiaro, queste colorazioni non sono legate al gene diluito “dd” ma da geni modificanti che agiscono sul gene “ee”.
I geni del colore del mantello identificati nel Labrador Retriever includono:
A | B | C | D | E | g | in | s | i |
| | | | | | | | | | ||||
a | b | c | e | t |
Come si può facilmente vedere, nel quadro genetico del Labrador Retriever manca del tutto il gene D e i suoi alleli responsabili dell’effetto “diluizione” sul colore del manto del cane.
È importante sapere che chi millanta notizie di tal tipo, falsificando pedigree e spacciando razze canine in realtà del tutto inesistenti è potenzialmente perseguibile per legge rispondendo penalmente di tali menzogne e per la compravendita di cani non di razza, spacciandoli invece per tali.
Bisogna quindi essere attenti quando si acquista un cane di razza, informandosi e rivolgendosi solamente presso centri di allevamento certificati che garantiranno la qualità genetica e la salute del cucciolo.
Maggiori informazioni sui geni che regolano il colore del mantello su www.vetgen.com/canine-coat-color.html